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SAN CALOGERO
Tra fede e folklore
San Calogero - Agrigento
La festa di San Calogero di Agrigento è tra le più sentite della Sicilia, una sagra in cui la devozione va al dilà della compresione e del folklore, quì devozione è sinonimo di sofferenza. Non è difficile vedere bambini con pochi mesi di vita letteralmente passati di mano in mano così che possano "toccare" la statua del santo, persone disposte a camminare a piedi nudi con la consapevolezza di essere calpestate continuamente e avvolte subire anche fratture a causa del accalcamento della folla che urla il nome del santo a ritmi alterni "e chiamamu a cu n'aiuta! Evviva San Calò!" gridano i devoti. Tra la folla si avverte l'odore acre di sudore accentuato dal caldo intenso del sole dei primi giorni di luglio rendendo l'aria quasi irrespirabile, i tamburi vengono percossi con violenza tale da rendere le urla e i pianti dei bambini quasi inesitenti. Poi di tanto in tanto tra una pausa e l'altra gli abitanti della zona lanciano dai balconi pane benedetto, caramelle acqua e altri viveri per rifocillare i portatori e la gente che si accalca, altri si limitano a riprendere le scene dalle proprie finestre per fare, infine, da contorno ad una devozione avvolte eccessiva, che termina in un silenzio quasi irreale dopo il passaggio della processione.
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DAIGORO FONTI
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